Quando nasce un fratellino, tra piccole gelosie e cambiamenti

L’arrivo di un bambino rappresenta un momento di trasformazione all’interno della famiglia, che comporta grandi cambiamenti per tutti, ancor più se ci sono già uno o più figli.

Grazie alla nascita del nuovo fratellino, i figli maggiori avranno infatti l’opportunità di sperimentare situazioni di condivisione, collaborazione e responsabilità, che saranno molto importanti nella loro crescita. Ma, come in tutte le fasi di transizione, oltre agli aspetti positivi occorre mettere in conto che potrebbero sorgere alcune complessità.

Una delle preoccupazioni più frequenti nei genitori rispetto all’arrivo di un nuovo figlio riguarda proprio le reazioni dei primogeniti: questi potrebbero accogliere con grande gioia ed entusiasmo la notizia, ma anche ingelosirsi e chiudersi in se stessi. Per aiutare i più piccoli ad affrontare positivamente questo cambiamento è molto importante che gli adulti li coinvolgano nell’attesa del lieto evento, e che siano pronti, pazienti e disponibili nel rispondere ai loro dubbi.

La notizia e le prime domande

Nel momento in cui si comunica al proprio bimbo che avrà presto un fratellino, in genere le reazioni sono di gioia ed entusiasmo. L’idea di avere qualcuno con cui giocare e la prospettiva di poter diventare il fratello più grande suscitano in gran parte dei casi emozioni positive. Come per ogni novità, per i bambini così come per gli adulti, non mancano tuttavia, timori, preoccupazioni e domande, che è bene affrontare e risolvere, offrendo ai più piccoli tutta l’attenzione possibile.

Fin da quando il fratellino è ancora nella pancia, molti bambini temono di non essere più considerati e coccolati, perché magari la mamma, più stanca per la nuova gravidanza, non sempre riesce a dedicare loro lo stesso tempo di prima ed entrambi i genitori, spesso,  sono presi con i preparativi per il nascituro. In queste circostanze è importante rassicurare il bambino, offrendogli la giusta attenzione o, se non è possibile dedicargliene in quel momento, spiegargli i motivi.

I mesi dell’attesa sono utili a preparare tutta la famiglia all’arrivo del suo nuovo piccolo componente: coinvolgere fin da questo momento i futuri fratelli maggiori nella gestione della novità è fondamentale per aiutarli ad accettarla serenamente. La mamma può invitarli ad accarezzare il pancione, spiegando con parole semplici e adatte all’età che lì dentro sta crescendo il fratellino. Un altro modo per coinvolgere i bimbi in questa fase di attesa è permettere loro di aiutare mamma e papà a preparare la cameretta e gli accessori per il nascituro, dicendo loro che ognuno continuerà ad avere il suo letto, i suoi vestiti e i suoi giochi, ma che sarà bello condividere le proprie cose per divertirsi insieme.

 La nascita e l’arrivo in famiglia

Terminati i mesi di attesa, arriva il grande giorno. Qualche tempo prima del parto, è utile spiegare al bambino che la mamma dovrà andare in ospedale per la nascita del fratellino. Sarà importante rassicurarlo che si tratta di un periodo temporaneo e informarlo di come e con chi trascorrerà il suo tempo in assenza della mamma: nonni, papà, babysitter, amici e così via. Ciò è utile per dare stabilità al piccolo e tranquillizzarlo sul fatto che non ci si dimenticherà di lui.

In seguito alla nascita, quando arriverà il momento delle presentazioni, è importante  garantire al neo-fratello maggiore un momento esclusivo per lui e il fratellino,  lasciando che il più grande possa accarezzare il nuovo nato, così da stabilire un primo contatto. Inoltre è fondamentale accogliere tutte le sue domande. Per alcuni bambini, tanto più se in tenera età, potrebbe essere il primo incontro ravvicinato con un bebè e probabilmente rimarranno delusi nel notare che questi non interagisca come avevano immaginato. Anche in questo caso sarà importante accogliere l’eventuale delusione del bambino e, in un momento di calma, riguardare insieme le foto di quando era a sua volta appena nato, per aiutarlo a comprendere il processo di crescita ed evoluzione.

In occasione del primo incontro tra i due fratellini, un ulteriore buon modo per favorire il processo di accettazione dell’altro può essere quello di pensare per entrambi ad un piccolo regalo: come per molti cambiamenti nelle varie fasi di vita (compleanni, lauree, matrimoni, pensionamenti…), anche il ruolo di fratello maggiore e quello del nuovo arrivato potranno essere celebrati da un dono, pensato apposta per loro. Se l’età del maggiore lo permette, potrebbe essere un’ottima idea acquistare insieme, prima del parto, il regalo per il nascituro.

Come evitare gelosie e piccoli rancori?

Nonostante tutte le attenzioni e spiegazioni del caso però, non tutti i bambini riescono ad accettare subito e positivamente questo cambiamento. Potrebbero verificarsi episodi di gelosia e risentimento, più o meno accentuati, fin dai primi giorni o a distanza di tempo, che possono essere espressi  attraverso attacchi di rabbia, capricci, comportamenti regressivi (come tornare a fare pipì a letto o succhiarsi il pollice). Il motivo è semplice: se fino a quel momento la relazione con la mamma è stata esclusiva, il nuovo arrivato ha creato un triangolo relazionale, che potrebbe turbare il primogenito. L’amore dei genitori nei suoi confronti sarà ancora lo stesso?

Per risolvere questo tipo di dubbi e confortare il bambino, oltre ad ascoltare e a far sentire la propria presenza, come si è già detto, è importante permettergli di sfogare le sue emozioni, provando a capirne i motivi e cercando di risolvere le sue preoccupazioni. Sarà un’esperienza importante  per le future relazioni interpersonali del bambino sapere che può esprimere i propri timori senza la  paura di perdere l’amore dei propri genitori.

Può essere utile inoltre assegnare al bambino piccole responsabilità, rendendolo partecipe nelle cure rivolte al fratellino e dedicargli comunque appena possibile anche dei momenti esclusivi a due, possibilmente cercando di  mantenere le stesse abitudini che aveva prima della nascita del fratellino.

Da evitare invece i confronti continui tra i due figli: ogni bimbo deve sentire la sua unicità per poter costruire un positivo rapporto fraterno, così che diventi un legame importante e arricchente, che possa durare tutta la vita.

Sicuramente ci potranno essere per i ” bis-genitori” momenti di sconforto e difficoltà di fronte a certi comportamenti e manifestazioni di gelosia, ma è importante ricordare che per il bambino sperimentare e riuscire a  dar voce a tali emozioni costituisce una base fondamentale per delineare il processo di separazione-individuazione dalla figura materna e determinare la propria identità futura.